Custa Giovanni (Jonny) Tommaso, in arte JTC, attinge a piene mani dal mondo della pubblicità che quotidianamente ci bombarda con i messaggi più disparati e, con queste immagini realizza le sue opere. La sua tecnica è un mix di collage e decollage con la sovrapposizione dei materiali più disparati e sovrappittura effettuata con colori acrilici. L’utilizzo di scritte ed immagini simbolo richiamano la Pop Art dalla quale mutua i simboli di un quotidiano che si eleva al rango di opera d’arte proprio per la sua capacità di essere immediatamente ed universalmente riconosciuto. Ossessionato dal mondo delle “griffe” le utilizza come base di partenza per raccontare un mondo dove le pagine dei quotidiani dialogano con le copertine patinate dei periodici e strizzano l’occhio a miti di ieri e di oggi.
La capacità di cogliere il lato più ludico dell’immagine o l’aspetto più scanzonato dei personaggi che rappresentano la quotidianità dei messaggi che riceviamo attraverso la comunicazione di massa, vogliono trasmettere un’idea di superficialità evidenziata e, proprio per questo, non demonizzata ma rappresentata esattamente come la percepiamo. In altre parole l’Artista dichiara apertamente la sua volontà di non voler essere latore di messaggi che esprimano il suo punto di vista ma, al contrario, di voler interpretare la realtà quotidiana con la leggerezza di chi vive la vita alla giornata ed invita lo spettatore a fare lo stesso. …”un dipinto, una scultura sono alla fine degli oggetti che nascono per appagare il senso estetico del suo creatore non devono per forza diventare oggetti da collezione. Chi decide di possederli lo deve fare per il piacere di goderne la presenza e di condividerla con i suoi amici, con i suoi cari”….
Interessato ai nuovi movimenti artistici internazionali viaggia frequentemente in tutto il mondo per visitare mostre ed assistere a performances di altri artisti con i quali ama scambiare opinioni ed idee; recentemente ha visitato le più importanti capitali europee dove ha ricevuto importanti apprezzamenti da galleristi e critici.
La sua continua ricerca e la naturale irrequietezza che lo caratterizzano lo portano ad essere un personaggio schivo, solitario, che raramente si manifesta, anche alla presentazione delle sue mostre partecipa quasi sempre in incognito perchè dice:”…è solo così che riesco a capire cosa ne pensa realmente la gente del mio lavoro; quando una persona si esprime liberamente, magari confidandosi con un altro visitatore della mostra, sicura che i suoi commenti resteranno anonimi, allora scopro realmente cosa sono riuscito a trasmettere, nel bene e nel male…”